locandina de setaPalermo, 24/02/2023 – Sport, didattica, supporto psicologico, animazione sociale. È tutto questo il progetto “Giocando Imparo”, iniziativa promossa dalla SAMOT (Società per l’Assistenza al Malato Oncologico Terminale) in collaborazione con il Centro Nazionale Sportivo Libertas e finanziato dall’Avviso N.1/2021 del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali. Seconda edizione che volge al termine i cui risultati verranno presentati lunedì 27 febbraio alle ore 15 presso il Palazzo Forcella De Seta (Foro Italico Umberto I, 21).
Giocando Imparo rientra nel nuovo ambito di intervento (SAMOT ACTIVE) dell’associazione SAMOT che da 35 anni si occupa di diffondere e applicare i principi delle cure palliative. Si tratta di progetti di innovazione, reinserimento e inclusione sociale, promozione della salute.
Avviato alla fine del 2021 ed attivato nell’intero territorio regionale grazie alla rete locale solidamente costruita nel tempo dalla SAMOT, Giocando Imparo mira al reinserimento sociale di minori affetti da malattia oncologica ed ematologica dopo la fase dell’ospedalizzazione, nello stesso tempo supporta la famiglia durante la fase più critica della malattia: un team di esperti in diversi settori accompagna i piccoli e le famiglie nel delicato passaggio di ritorno alla quotidianità così come contribuisce al non isolamento durante il periodo di terapia.
Si tratta di percorsi studiati ad hoc, valutando desideri ed esigenze dei minori coinvolti, età, condizione di salute ed attitudini. Da un lato la pratica ludico e sportiva, dall’altro il sostegno emotivo, relazionale, psicosociale.
Così l’attività sportiva, sia a domicilio che in piccoli gruppi all’aperto o in strutture sportive, è tra le prime garantite. È attraverso lo sport che i piccoli pazienti possono migliorare la propria autonomia, diventare consapevoli dei propri limiti per poterli superare, migliorare le relazioni.
Accanto ad essa, la continuità didattica con la consegna di tablet per la DAD al momento della dimissione ospedaliera.
Giocando Imparo non può ovviamente che essere gioco: un’animazione sociale che rende partecipe la famiglia al fine di favorire unione e complicità. Alcune attività si svolgono a domicilio, altre in piccoli gruppi: dalla musicoterapia all’ippoterapia, dalla pet therapy alle escursioni.
Ascolto e confronto sono gli altri aspetti fondamentali del progetto con percorsi di supporto psico-sociale per i minori e le famiglie e psico-educativi rivolti esclusivamente ai genitori creando opportunità per esprimere le proprie emozioni traendone sollievo e conforto.
53 i bambini coinvolti con le relative famiglie in questa seconda edizione di Giocando Imparo.
Altri numeri ed esperienze verranno condivise durante la conferenza stampa così come verrà illustrato il futuro: Ritorniamo alla socialità sarà il nome della nuova iniziativa per l’anno in corso.
Ad aprire i lavori saranno i promotori del progetto: Tania Piccione, responsabile regionale SAMOT Onlus, e Gaetano Catalano, coordinatore operativo SAMOT.
Saranno presenti gli assessori comunali Maurizio Carta e Aristide Tamajo, il presidente dell’ANCE Massimiliano Miconi, i partner di SAMOT che hanno collaborato all’iniziativa, tra i quali gli artisti Ficarra e Picone, i Sansoni, Elisa Parrinello dell’associazione teatrale Ditirammu e rappresentanti della Fondazione Teatro Massimo.
L’addetta stampa
Sandra Pizzurro