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Il progetto “RITORNIAMO A GIOCARE – Reinserimento sociale attraverso il gioco e lo sport”, è promosso da SAMOT ONLUS in collaborazione con il Centro Nazionale Sportivo Libertas e finanziato dall’ AVVISO N. 1/2020 del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (finanziamento di attività di assistenza psicologica, psicosociologica o sanitaria in tutte le forme a favore dei bambini affetti da malattia oncologica e delle loro famiglie ai sensi dell’articolo 1, comma 338, della legge 27 dicembre 2017 n. 205).

Il progetto, svolto grazie al contributo del Reparto di Oncoematologia Pediatrica dell’ARNAS CIVICO di Palermo e del Reparto di Oncoematologia Pediatrica del Policlinico G. Rodolico di Catania, è finalizzato al reinserimento sociale di bambini e ragazzi (tra i 7 ai 18 anni) affetti da malattia oncologica attraverso il gioco e lo sport e la pratica ludica e sportiva, con le sue componenti di svago, movimento, divertimento.

Si intende garantire ai bambini e ragazzi che si stanno confrontando con l’esperienza della malattia il diritto ad esprimersi, apprendere, relazionarsi con gli altri in un ambiente protetto e sano, con l’accompagnamento di personale qualificato; allo stesso tempo, attraverso le attività si vuole sostenere sul piano emotivo, relazionale e psicosociale l’intero nucleo famigliare nel transito attraverso la fase più critica della malattia e nei processi di reinserimento sociale attivabili dopo l’ospedalizzazione.

Molti dei bambini e ragazzi deospedalizzati, una volta superata la malattia, riscontrano dei problemi sia fisici che mentali.

Lo sport vuole offrire uno spazio protetto di crescita e di sviluppo a coloro che hanno superato un percorso terapeutico per la cura di una patologia neoplastica e aiutarli nel reinserimento sociale.

L’attività motoria favorirà una maturazione fisica, relazionale ed espressiva che, potrà migliorare la propria autostima e il proprio senso di autoefficacia.

Parallelamente alla pratica motoria e sportiva il progetto prevede di offrire ai bambini e ai ragazzi coinvolti delle attività di animazione sociale, che si adatteranno alla fase specifica che stanno individualmente attraversando.

Le attività si incentreranno sul gioco e sull’obiettivo di costruire strumenti per far sì che l’esperienza della malattia non rimanga un brutto ricordo da dimenticare, ma possa essere integrata nel percorso di crescita come una delle tante esperienze che contribuiranno a far diventare individui adulti.

Verranno inoltre attivati dei gruppi di sostegno psicoeducativo per i genitori al fine di dare ai familiari dei piccoli pazienti l’opportunità di esprimere sè stessi per sentirsi sollevati, di esternare il proprio turbamento, il proprio dolore o le proprie colpe.

Si implementerà inoltre uno sportello di ascolto e segretariato sociale per i piccoli pazienti oncologici, che possa rispondere alle domande inattese che spesso tali soggetti si trovano a fronteggiare nel percorso “di malattia”.

Sarà un servizio ed un luogo di ascolto, di accoglienza, di informazione e di supporto.

Offrirà gratuitamente informazioni, sostegno e ascolto sulle modalità assistenziali e sulle opportunità socio assistenziali che possano supportare il paziente e la famiglia nel proseguio della malattia.

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