PALERMO, 21/02/2024 – Il tema delle decisioni alla fine della vita riveste carattere di grande rilevanza sociale e civile. Coinvolge tutti, cittadini e addetti ai lavori. Si tratta di un tema complesso per il quale occorre promuovere percorsi di approfondimento e confronto al fine di favorire la consapevolezza sui diritti, riconosciuti e ancora in discussione, connessi alle scelte che riguardano l’esistenza di ciascuno di noi, soprattutto nelle fasi avanzate di malattia. A questo bisogno, largamente diffuso, cercano di rispondere la SAMOT in collaborazione con AGIUS promuovendo un incontro aperto a cittadini ed esperti dei diversi settori. “Le decisioni alla fine della vita. Implicazioni etico-giuridiche, clinico-assistenziali e ruolo dei media” è il titolo del dibattito che si terrà lunedì 26 febbraio dalle ore 9 presso l’Aula Magna della Corte d’Appello di Palermo. Tema di grande attualità che verrà affrontato, assieme alle istituzioni e ai cittadini, da esperti del mondo sanitario, giuridico e dell’informazione. A moderare saranno il presidente dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia Roberto Gueli e Margherita De Bac giornalista de Il Corriere della sera, Tania Piccione presidente della Federazione Cure Palliative. I lavori verranno introdotti dall’Arcivescovo di Palermo S.E. Corrado Lorefice.
“È un argomento certamente difficile da affrontare ma farlo è un dovere. – afferma il coordinatore della SAMOT, Giorgio Trizzino – Su di esso da tempo si sviluppano riflessioni di ordine morale e giuridico che si sovrappongono ad aspetti clinici e mediatici. Esiste molta confusione nell’uso dei termini e del loro significato, in particolare tra suicidio assistito e cure palliative. Gli operatori di cure palliative si prendono cura delle persone affette da malattie inguaribili e li accompagnano lungo tutto il percorso assistenziale senza accelerare né ritardare il processo naturale del morire”.
Le cure di fine vita sono parte integrante delle cure palliative e si riferiscono alle cure dell’ultima fase della vita dove avviene una rimodulazione dei trattamenti e degli interventi assistenziali in atto in rapporto ai nuovi obiettivi di cura. Si tratta di cambiamenti necessari per garantire ai malati una buona qualità del morire ma anche ai familiari, che se ne prendono cura, una buona qualità di vita, sia prima che dopo il decesso del loro caro.
L’evoluzione legislativa italiana, spesso innescata a partire da situazioni drammatiche, ha portato ad importanti riconoscimenti normativi in tema di fine vita, come la legge 38/2010 che sancisce il diritto di accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore e la legge 229/2017 sul consenso informato e direttive anticipate di trattamento. Leggi che rimangono esempi virtuosi nonostante ancora oggi stentano a trovare piena applicazione. Non esiste un provvedimento normativo nazionale sul tema e questo provoca confusione e disparità.
“Il tema del “fine vita” scuote la nostra morale e pone a tutti noi dei quesiti etici e giuridici profondi e non più rinviabili. – afferma Francesco Leone, presidente AGIUS – Per questo da giuristi abbiamo sentito la necessità di ragionare “sull’ultimo miglio” e dare un contributo di valore al dibattito. L’evento organizzato con la SAMOT ha proprio questo obiettivo: aprire un confronto laico tra tecnici che possa spingere il legislatore a regolamentare finalmente un tema così cruciale per milioni di italiani”.
L’addetta stampa
Sandra Pizzurro