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RASSEGNA STAMPA: FINE VITA, LESSICO VATICANO

  • n. 2 lanci agenzia ADNKRONOS

    FINE VITA: TRIZZINO, ‘C’E’ LA NECESSITA’ DI UNA NORMA NAZIONALE’ =

    ADN0343 7 CRO 0 ADN CRO NAZ FINE VITA: TRIZZINO, ‘C’E’ LA NECESSITA’ DI UNA NORMA NAZIONALE’ = Palermo, 9 ago. (Adnkronos) – L’accanimento terapeutico “non è espressione di una medicina a favore del malato”. È quanto sottolineato ieri dal Vaticano con la pubblicazione del glossario ”Piccolo lessico sul fine vita”, uno strumento prezioso, frutto del lavoro della Pontificia Accademia, per comprendere e affrontare le delicate questioni etiche e morali legate al fine vita. ”Promuovere una maggiore chiarezza terminologica, essenziale per un dibattito informato e per decisioni consapevoli, è sicuramente una prima azione fondamentale per evitare interpretazioni errate e scelte eticamente problematiche. – commenta colui che è stato tra i relatori, da deputato, del disegno di legge sul suicidio assistito, Giorgio Trizzino – Questo documento offre definizioni e chiarificazioni su termini chiave spesso usati in modo ambiguo o fraintesi nel dibattito pubblico e nella pratica medica. Nel documento viene ribadita la condanna dell’eutanasia e del suicidio assistito, ma allo stesso tempo si offre una guida su come accompagnare il paziente nel rispetto della sua dignità, senza cadere nell’accanimento terapeutico”. La pubblicazione del glossario costituisce un passo importante: ”Rimane – sottolinea Trizzino – l’esigenza di una norma nazionale. Una necessità sottolineata nel documento stesso del Vaticano affinché si generi una riflessione etica e morale su un tema cruciale nella medicina contemporanea. Una legge sul fine vita è un diritto dei cittadini”. Grande attenzione nel testo anche alla valenza delle cure palliative: ”Il documento rappresenta un invito a vedere le cure palliative non solo come una pratica medica, ma come un atto di profonda umanità, radicato nel rispetto della dignità della persona umana fino all’ultimo momento della sua esistenza. Un approccio olistico alla cura del paziente terminale che ben conosciamo essendo stati pionieri in Sicilia delle cure palliative”, sottolinea Trizzino, fondatore della Samot. Nel ”Piccolo lessico sul fine vita” si fa riferimento ad una ”cura integrata” ribadendo il concetto che l’obiettivo delle cure palliative non è accelerare o ritardare la morte, ma alleviare la sofferenza e migliorare la qualità della vita del paziente e dei suoi familiari. Una medicina a servizio dell’uomo, che vada oltre la pratica medica nel rispetto della dignità della persona umana fino all’ultimo momento della sua esistenza. (segue) (Ter/Adnkronos) ISSN 2465 – 1222 09-AGO-24 12:32 NNNN

    FINE VITA: TRIZZINO, ‘C’E’ LA NECESSITA’ DI UNA NORMA NAZIONALE’ (2) =

    ADN0344 7 CRO 0 ADN CRO NAZ FINE VITA: TRIZZINO, ‘C’E’ LA NECESSITA’ DI UNA NORMA NAZIONALE’ (2) = (Adnkronos) – Viene anche affrontata la questione della sospensione dell’idratazione e della nutrizione nei pazienti terminali: ”È un tema complesso e delicato, su cui la Pontificia Accademia per la Vita ha espresso una posizione chiara e articolata in cui sottolinea che ogni decisione riguardante la sospensione dell’idratazione e della nutrizione deve essere presa con grande attenzione, valutando caso per caso, raccomandando un dialogo approfondito tra medici, paziente (quando possibile) e familiari. Nel contesto delle cure palliative, la sospensione dell’idratazione e della nutrizione artificiale può essere considerata eticamente accettabile in alcune circostanze, purché sia fatta con l’intento di rispettare la dignità della persona e non di accelerare la morte”. La sospensione di idratazione e nutrizione ”non è da intendersi pertanto come una forma di eutanasia, ma come una possibile scelta etica quando rappresenta il rispetto della volontà del paziente e della sua dignità, tenendo conto del principio di proporzionalità nelle cure – conclude TRIZZINO – . Per questo è fondamentale oggi che il Parlamento prenda una decisione fattiva sul fine vita”. (Ter/Adnkronos)