Il presente progetto, in continuità con iniziative precedenti e con il know how maturato in tema di oncologia pediatrica nel territorio siciliano da parte del medesimo ente proponente, mira ad offrire in modo innovativo assistenza psicologica, psicosociologica e sanitaria a favore dei bambini affetti da malattia oncologica e delle loro famiglie.
Nello specifico, valorizzando la rete dei pediatri di libera scelta che segnaleranno i bisogni e le situazioni critiche, si agirà con gli strumenti dell’intervento domiciliare, quale mezzo dal potenziale significativo per promuovere il reinserimento sociale dei piccoli pazienti che si confrontano con la malattia.
Tale processo di reinserimento è sostenuto da due linee di azione principali: da un lato la pratica ludica e sportiva all’aperto, condotta con personale specificamente preparato, finalizzata a garantire ai bambini accesso al gioco, movimento e divertimento; dall’altro il supporto emotivo, relazionale, psicosociale ed educativo del bambino malato e dell’intero nucleo familiare, con particolare attenzione ai fratellini sani, in tutte le fasi del percorso di cura: sia nel momento critico dell’ospedalizzazione, sia nei processi di reinserimento sociale attivabili all’atto delle dimissioni in continuità assistenziale durante il passaggio di setting ospedaleterritorio, che infine nel percorso successivo di ripresa di vita ordinaria.
La logica generale che sottende al progetto nel suo insieme è quella del contrasto all’isolamento di minori e famiglie e del mantenimento della connessione dei bambini con il mondo circostante e di fornire loro le condizioni necessarie per ricostruire con gradualità un senso di autoefficacia e di fiducia in sé stessi, nell’altro, nel futuro.
A partire da questa finalità principale, il progetto si pone i seguenti obiettivi specifici:
- promuovere il benessere psichico-fisico dei bambini con malattia oncologica, superando la sola logica medicalizzata ed agendo in generale sullo stato di salute bio-psico-sociale dei minori e dell’intero nucleo familiare;
- offrire accesso gratuito ad un appropriato percorso psico-sociale che si integri a quello sanitario, ai fini di sostenere in maniera sistemica, integrata ed olistica bambini e ragazzi nelle diverse fasi della cura e del reinserimento;
- facilitare la cura stessa e la frequentazione ospedaliera, offrendo alle famiglie spazi di accoglienza temporanea in abitazione confortevole, riducendo i rischi di estraneamento e di strappo dalla quotidianità insiti nell’esperienza di ospedalizzazione.
- rendere possibile la piena partecipazione alle attività didattiche anche nei periodi di ospedalizzazione e riabilitazione domiciliare, garantendo così la continuità dei percorsi di apprendimento e delle relazioni sociali dei bambini con la propria classe e i coetanei;
- accompagnare bambini e ragazzi dopo l’ospedalizzazione in un graduale passaggio di reinserimento sul territorio di appartenenza, stimolando una socializzazione positiva ed inclusiva attraverso iniziative aggregative e il movimento, il gioco e lo sport, intesi come momento di incontro, di svago dalle preoccupazioni e di opportunità per far emergere pensieri e sentimenti costruttivi;
- promuovere tramite l’esperienza teatrale l’espressione delle emozioni e la ricostruzione di un senso integrato di sé che includa l’esperienza di malattia e di cura, non penalizzando il senso di efficacia e di fiducia dei minori in sé stessi, nell’altro, nel futuro.
- favorire attraverso lo sport un ritorno alla vita comune dei bambini affetti da pregressa malattia ed influire sulla salute psicologica, sia dei soggetti stessi che dei loro genitori, offrendo un supporto psicosociale ai piccoli pazienti e alle loro famiglie, con particolare attenzione ai fratellini sani;
- sostenere complessivamente le famiglie nella fase delicata di confronto con il reinserimento successivo alla ospedalizzazione, evitandone l’isolamento e promuovendo l’ascolto, l’informazione, il supporto organizzativo ed emotivo sia dei bambini/ragazzi che dei loro genitori.